Pre-seed and seed investing in startups. From an initial idea for a new business to a viable business idea. Are you ready for the challenge?
domenica 29 maggio 2016
IL TEAM - Julio Velasco, le dinamiche di squadra, gli artefici siamo noi, compresi la gestione di noi stessi e del team
Chi vince Festeggia
Chi perde Spiega
Julio Velasco
Questo grande allenatore di pallavolo ha detto anche altre frasi celebri, che partono da una base motivazionale profonda.
Il destino non esiste, siamo noi gli artefici.
Vorrei prendere spunto da ciò che ci ha insegnato questo grande ed intelligente allenatore, per parlare delle squadre in modo più generale applicato alle startup. Perché vi sono logiche perfettamente valide anche in altri ambiti. Una squadra sportiva è una squadra, ed un team di startup è una squadra.
Più info per chi vuole approfondire Julio Velasco e ciò che ha detto qui: http://www.dotsport.it/
Ovviamente scrivo, come sempre, per capire meglio le #startup.
Il team è forse il fattore più importante alla riuscita della partenza ed al successivo successo di una startup. Perché con il #team arrivano le soluzioni e la capacità di reazione ed adattamento.
Al contrario, quando il tem non funziona, l'idea migliore del mondo è destinata a fallire, le soluzioni ai problemi non si trovano, e ci si perde. Con una bassa capacità di reagire alle avversità (inevitabili) e poca capacità di cambiare se stessi e le situazioni.
E quasi tutte le startup prima o poi si trovano a dovere fare un #pivot. Quindi serve un team solido, una vera #squadra.
E' per questo che la maggioranza degli investitori specializzati in startup in fasi molto "early" come il pre-seed vi diranno che guardano al team (la squadra) più che all'idea o al business plan.
Perché anche dal team deriva la capacità di procedere alla #EXECUTION nella fase successiva.
Gli errori più comuni nella gestione di squadra in una startup?
a) IL TEAM DEVE ESSERE UN TEAM
Normalmente non si investe che in un team, quindi il singolo o "single founder" non ha molte chance di trovare un investitore. E neppure un team con un founder che ha quasi tutte le quote. Meglio una suddivisione della proprietà più equilibrata fra i membri.
Ed avere un interesse di tutti, comune, verso il successo.
b) OSTINATI
Il team deve esprimere una ostinazione a fare funzionare l'idea, ed una motivazione a perseguire i propri obiettivi di portare la propria idea al successo. Sempre e comunque.
Gli sforzi "a metà" non portano da nessuna parte.
c) ESSERE COMPLEMENTARI E CONDIVIDERE I VALORI
Il team deve essere ben assortito con una buona copertura delle competenze necessarie, e complementarietà dei membri che lo compongono. Ma con valori condivisi.
Il coinvolgimento dei membri e l’adesione ai valori che il progetto esprime, sono assai più importanti dell'esperienza.
Lo sappiamo che i team vanno quasi sempre completati, ma essere ben assortiti in termini di valori, competenze, formazione ed esperienza può solo fare bene.
Basate quindi il processo di selezione sulla dedizione e l’entusiasmo per il progetto. L’entusiasmo conta più dell’esperienza: soprattutto nella fase di lancio!
d) ESSERE ORGANIZZATI
Serve una organizzazione interna, una capacità di reazione dei membri, una attitudini positiva al cambiamento. Dato che serve una rapidità di esecuzione e forte orientamento alla execution.
Quindi auto-organizzati, organizzati fra i membri, ed organizzati verso gli obiettivi.
Una #esecuzione viene sicuramente meglio con un team ben organizzato.
e) SPORCARSI LE MANI
Tutti i membri devono avere un'attegiamento "can do" e senza paura di sporcarsi le mani. Tutti devono investirsi al 100%. Un team di startup non può permettersi i "pesi morti".
O come mi insegnarono in una vita precedente "mieux vaut un trou qu'un con" cercatevi questo su Google (ha ha) si riferisce a l'organizzazione che necessita dei persone con l'attitudine giusta. Al fare, appunto.
f) DARE L'ESEMPIO - RISOLVERE CONFLITTI
Vietato per i founders non dare il buon esempio. Per primi.
Non c’è modo migliore di sabotare la propria startup del sottovalutare i conflitti fra i fondatori.
Ma tutti devono dare, sempre, il buon esempio agli altri, perché rafforza il legame fra i membri.
I litigi fra founders devono essere risolti rapidamente. Perché danno il cattivo esempio e demotivano gli altri membri del team.
Nel team, se vi rendete conto che sta maturando un’atmosfera conflittuale e poco serena, vi conviene sospendere la corsa verso ed affrontare la tensione immediatamente.
g) FOCUS
Unità d'intenti. Lavoro comune verso un singolo obiettivo. Ciò dipende molto anche dalla capacità di leadership di chi guida il team.
Il focus è un mix fra persistenza ed una chiarezza di intenti. Un team deve avere un chiaro focus di tutti, congiuntamente, verso gli obiettivi.
f) ORIENTAMENTO CLIENTE
Tutti devono essere orientati al mercato e rendersi conto che tutto il team deve aiutare a soddisfare i clienti. La "passione per il cliente" è fondamentale. Se vi sono membri del team che non ce l'hanno, e che non capiscono che il cliente è la priorità, essi ostacoleranno il successo, e saranno dei "pesi morti" per gli altri mebri del team che, invece, lo capiscono.
E che probabilmente si danno da fare tantissimo per fidelizzare i clienti.
E' sorprendente, ma questo ultimo punto viene spesso sottovalutato. Vi faccio un esempio, se ci si concentra sulla tecnologia, anche digitale, fantastica, ma poi i clienti non tornano o si disafezzionano al tuo prodotto?
Il team avrà un successo temporaneo, e sarà come una "meteora" che passa veloce per poi sparire.
Ma questa attitudine verso il cliente deve permeare tutti nel team. Tutti i membri.
Conclusione?
Il team è fondamentale soprattutto in fase pre-seed.
Bisogna dedicarvi molta attenzione.
E se necessario, dedicarvi il tempo che ci vuole. Più che agli altri fattori, che normalmente vengono mezionati.
Perché come dice Julio Velasco:
Chi vince Festeggia
Chi perde Spiega
Ma dipende da noi! E come funziona il nostro team ...
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